Il progetto integrato per la prevenzione delle malattie cardiovascolari ideato dall’Istituto Superiore di Sanità ha come obiettivo migliorare aspettativa e qualità della vita dei cittadini.
Cos’è il Progetto
Il Progetto Cuore nasce nel 1998 con lo scopo di stimare l’impatto delle malattie cardiovascolari nella popolazione generale e nel singolo individuo.
Queste malattie sono la prima causa di morte in tutto il mondo occidentale, per cui è molto importante saperle curare e soprattutto imparare a prevenirle.
Il punteggio del rischio
Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità hanno messo a punto uno strumento utile a calcolare il rischio individuale ossia la probabilità di ammalarsi.
Per fare questo si devono conoscere parametri molto semplici come il colesterolo totale, il colesterolo HDL (buono) e la pressione arteriosa. Una volta ottenuto il proprio punteggio, ognuno, con l’aiuto del farmacista e del medico curante, potrà modificare tutti quei comportamenti che aumentano il rischio di andare incontro alla malattia.
I fattori di rischio
Oltre ai fattori che non si possono modificare (età, sesso, predisposizione familiare) i principali fattori di rischio sono: fumo di sigaretta, scarsa attività fisica, diabete, colesterolo alto, sovrappeso e ipertensione arteriosa. Modificare il proprio stile di vita può coinvolgere in modo positivo tutti questi fattori.
Il fumo di sigaretta
Ogni anno in Italia muoiono circa 85.000 persone a causa del fumo: un terzo dei casi tramite una malattia cardiovascolare. Purtroppo il numero dei fumatori giovani e di sesso femminile sta aumentando nonostante le leggi sempre più restrittive che ci proteggono dal fumo passivo nei lo cali pubblici; la stessa attenzione andrebbe posta anche nelle abitazioni private in particolare dove vi sono dei bambini. Quando si smette di fumare, si ottengono molti benefici, che cominciano subito e si apprezzano ancora anche a distanza di moltissimi anni (vedi il box). Per interrompere questa pessima abitudine, si possono utilizzare diverse strategie: per conoscerle è bene confrontarsi con il proprio farmacista di fiducia od il proprio medico.
Alimentazione
In Italia lo sviluppo socio-economico ha portato ad un allontanamento dal modello tradizionale di alimentazione: la dieta mediterranea. Si introducono troppe calorie provenienti da fonti di bassa qualità, come i grassi animali, i grassi idrogenati e gli zuccheri semplici. Per contro si mangiano poca frutta e verdura, che dovrebbero essere la base della nostra alimentazione con almeno 5 porzioni al giorno. Mangiando male, oltre al rischio del sovrappeso e dell’obesità, aumenta anche la probabilità dell’aumento del colesterolo, di andare incontro al diabete ed alle malattie cardiovascolari.
Attività fisica
Lo stile di vita sedentario è molto più pericoloso di quanto si pensi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che ogni anno vi siano quasi due milioni di decessi a causa della inattività fisica alla quale sono ascrivibili le prime dieci cause di morte ed inabilità. La sedentarietà raddoppia il rischio di malattie cardiache e cardiovascolari e del diabete mellito di tipo II, fa aumentare del 30% il rischio di ipertensione e di tumori maligni. Purtroppo in Italia quasi il 40% della popolazione è totalmente sedentario, percentuale che aumenta con l’aumentare dell’età. Questo è un vero peccato, perché una moderata, ma regolare, attività fisica aiuta anche a vivere meglio anche e soprattutto gli anziani. Si riducono stress, sovrappeso, senso di depressione, mentre si potenzia il sistema immunitario riducendo il rischio di malattie infettive.
Per concludere…
Il Progetto Cuore deve rappresentare uno stimolo per tutti noi a cambiare alcuni stili di vita in modo semplice: queste piccole modifiche permetteranno di aumentare la qualità della nostra vita e di vivere più a lungo.
Dr. Antonio Marinelli (farmacista)
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