L’acne colpisce quasi 9 adolescenti su 10 e anche parecchi adulti. Molti si affidano al fai da te, mentre il disturbo va preso sul serio e curato con l’aiuto di un esperto. Inoltre, chi ne soffre può adottare alcuni accorgimenti che aiutano a mantenere la situazione sotto controllo.
Ecco cosa bisogna fare per affrontare il problema nel modo giusto.
Oggi si fa molto per combattere l’acne, malattia tanto devastante per la pelle di viso e corpo, dorso, spalle, petto e natiche, dove spesso compare. In realtà può colpire qualsiasi distretto, anche se ne predilige alcuni ed, in particolare, il volto. è una dermatosi estremamente frequente, che colpisce fino al 90% degli adolescenti.
La sua evoluzione può essere verso la risoluzione spontanea o, il più delle volte, evolvere verso le varie forme cliniche. Nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente intorno ai 20-22 anni, ma può allungarsi nel tempo, oppure risolversi e ricomparire a distanza di anni dal superamento del problema, magari in concomitanza di una vita coniugale, in casi di post-gravidanza o in occasione di altri eventi stressanti più o meno fausti della vita, sia nei maschi che nelle femmine. La cute si presenta iperseborroica e con lesioni follicolari, cioè grassa e con tanti brufoli. Ruolo aggravante ha il tabagismo: c’è una relazione tra la gravità dell’acne e il consumo di sigarette.
Inoltre l’abitudine di applicare preparazioni cosmetiche grasse, tipo fondotinta densi a scopo mimetico per nascondere lesioni o creme a formulazione grassa, totalmente sbagliate, crea il perpetuarsi ed il mantenersi delle lesioni. Queste vanno dalla forma più semplice comedonica e micro cistica a quella papulo-pustolosa, a quella grave dell’acne nodulare, conglobata. Bisogna sempre cominciare una terapia tempestiva, non bisogna mai sottovalutare la gravità potenziale di tutte le forme sopra nominate nel lasciare esiti cicatriziali più o meno seri. Sempre più ci si trova a diagnosticare forme di acne femminile tardive con microcisti e lesioni papulopustolose. A volte compare senza una precedente acne giovanile, solo in casi rari si associa ad una endocrinopatia, che, comunque, va diagnosticata con la presenza di esami ormonali alterati e sintomi. In gran parte dei casi la cute esprime dei disagi in relazione a fattori psicologici ed emotivi; queste dermatosi hanno spesso delle somatizzazioni con corrispondenza tra emozioni e manifestazioni delle eruzioni. Comunque, finita la battaglia e sconfitta la malattia, spesso il soggetto colpito, guardandosi allo specchio, si ferma ad osservare il campo di battaglia: non di rado l’acne lascia dei segni indelebili specialmente sul viso: dalle macchie rosso vivo, alle ben peggiori cicatrici di forma e dimensione diverse tra loro, che scatenano un vero senso di frustrazione nel paziente e che, giustamente, sollecitano tante richieste di risoluzione. Esistono vari tipi di cicatrici: possono assomigliare a piccoli buchetti su una superficie con cute a buccia d’arancia o a dei veri e propri crateri.
VEDIAMO COSA SI PUÒ FARE CON LE CICATRICI DELL’ACNE
Sicuramente per ottenere dei buoni risultati sugli esiti cicatriziali, preferisco combinare il trattamento con un tipo di peeling, la cui molecola principale è un retinoide, acido retinoico ad alta concentrazione e, come laser il frazionato non ablativo, Fraxel. Di tutti i laser, da me utilizzati per questo problema sia ablativi sia non ablativi e, anche altri fonti di luce, quella a mio avviso migliore è questa Fonte Erbium, un laser frazionato non ablativo, che agisce creando sulla pelle tante colonne di micro coagulazione più o meno profonde, come i pixel della televisione, uno vicino all’altro con in mezzo delle zone di tessuto risparmiato dalla luce laser. Proprio queste cellule sane, insieme alle cellule spazzine dell’organismo, innescano il processo di riparazione del tessuto e di replicazione dei cheratinociti dal basso, nuove cellule che vanno a sostituire quelle colpite e danneggiate dal raggio laser. Ci vogliono più sedute combinando i peeling con le applicazioni di laser e la terapia domiciliare. A questi principali trattamenti si possono aggiungere delle tecniche mirate al soggetto in cura con l’uso, ad esempio, di iniezioni di acido ialuronico, vitamine e aminoacidi, sedute di elettroporazione diretta.
(Copyright: Consorzio Farmacia Laboratorio - Farmacia online)